Caltanissetta - Guida Turistica

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.: CALTANISSETTA
 Caltanissetta è un comune di 60.878 abitanti capoluogo della omonima provincia, nella Sicilia centrale.
 Distesa sul fianco della valle del fiume Salso, alle pendici del Monte San Giuliano, Caltanissetta lega il suo passato all'attività delle solfatare. Quest'ultima ha reso la città il fulcro minerario in Sicilia sino ai primi decenni del secolo scorso, quando i minatori, scrive Vuillier, "maledicevano la vita e invidiavano i maiali che a fine anno erano certi di morire"…ed ecco ricordare la denuncia spietata di Zola che dà, a chi legge Germinale, "un brivido di terrore".
 Secondo quanto testimoniato dal geografo arabo Idrisi, il vasto agglomerato urbano di questa città si è originato a partire da Nissa (da cui nisseno, abitante di Caltanissetta), antico villaggio sicano; riferendosi alle donne di Nissa, Idrisi chiamò Caltanissetta "Qalat-an-Nisa", cioè "Il castello delle donne".
 Oggi questo centro mantiene il primato nel commercio dello zolfo ed è anche importante mercato agricolo, ma la sua economia si poggia soprattutto sull'industria enologica e sulla raffinazione del petrolio.
 Di origine antica, addirittura pre-greca, come attesta un'epigrafe nella quale si legge per la prima volta il nome Nissa, venne conquistata dagli arabi, che aggiunsero all'originario nome il suffisso Q'al'at (castello) da cui Qalat-an-Nissa , il castello delle donne.
 Nel 1087 divenne possedimento di Ruggero I di Sicilia normanno, che la trasformò in feudo per vari membri della sua famiglia. Condivise le sorti della Sicilia e particolarmente nel periodo spagnolo durante il quale soffrì spesso la carestia. Nel 1407 passò ai Moncada di Paternò e ad essi rimase fino alla soppressione della feudalità in Sicilia, nel 1812.
 Nel 1820 si rifiutò di partecipare ai moti liberali siciliani, subendo per ciò le rappresaglie degli insorti. Ma nel 1848-1849 aderì alla rivoluzione, seguì le sorti della Sicilia, e venne annessa al Regno d'Italia nel 1860, quando fu interessata da un grande boom economico dovuto soprattutto ad un'intensa attività mineraria.